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Calzini - POC - L
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Chi pratica mtb o ciclismo su strada sa bene quanto sia importante tenere il piede al caldo d’inverno e fresco e asciutto d’estate, per questo motivo si utilizzano le apposite calze ciclismo. Sia d’estate che d’inverno è giusto mantenere il piede alla corretta temperatura dal momento che, essendo un’estremità del corpo, in base ai principi di termoregolazione corporea questo tende a sfreddarsi d’inverno e a surriscaldarsi d’estate.
A prescindere che siano invernali o estivi, tutte le calze ciclismo devono possedere i seguenti attributi:
Traspirabilità. Il sudore e l’umidità devono essere espulsi dalla calza. È importante che il piede resti il più possibile asciutto perché l’acqua e l’umidità aumentano l’attrito del piede con il tessuto generando delle fastidiose vesciche e calli; inoltre un piede asciutto rimane immune agli effetti degli sbalzi termici quali i crampi o gli indolenzimenti.
Mantenimento. Con mantenimento si intende la capacità del calzino di non muoversi. Tale capacità è garantita dall’utilizzo di fibre elastiche per una migliore vestibilità e, a seconda dei modelli, dall’utilizzo di un elastico lungo la caviglia o il polpaccio che ne assicurano l’aderenza e un maggiore confort.
Ergonomia. Il calzino non deve essere solo aderente, deve anche essere comodo ed ergonomico, adattandosi perfettamente alla conformazione del piede così da assecondarne i movimenti.
Igienicità. I tessuti utilizzati per le calze ciclismo devono essere in primis anallergici e antibatterici, se poi prevedono anche un trattamento antimuffa e antiodore tanto meglio, proteggeranno maggiormente il piede.
Isolamento termico. Questa caratteristica va intesa non solo come mantenimento del calore corporeo per i climi più freddi, ma anche come schermatura dal calore esterno tipico dei climi estivi. La calza deve quindi tenere il piede caldo d’inverno e fresco d’estate.
Un altro elemento in comune tra le due tipologie di calze è la presenza di rinforzi nel tallone, nell’avampiede e nelle dita, che sono le parti del piede maggiormente sollecitate durante la pedalata. Il tallone e le dita sono infatti soggetti allo sfregamento continuo con la scarpa, mentre l’avampiede rappresentando il punto di appoggio al pedale subisce la pressione dovuta allo sforzo nella pedalata. Le calze ciclismo devono dunque proteggere queste parti dalle varie sollecitazioni evitando irritazioni, vesciche o duroni che potrebbero formarsi con l’uso intensivo della bici.
Oltre alle normali calze da allenamento, esistono anche alcuni modelli a compressione con una struttura molto particolare che facilita il recupero muscolare: esercitando una pressione uniforme sui muscoli, aiutano a drenare le tossine come l’acido lattico per garantire un recupero veloce dopo uno sforzo. Si tratta quindi di modelli molto particolari, di fascia alta, utilizzati soprattutto dagli agonisti per velocizzare i tempi di recupero.
Le calze ciclismo utilizzano principalmente materiali sintetici misti a lana merino per una migliore traspirazione e comodità. Per quanto riguarda i materiali sintetici, possiamo trovare:
Poliestere: materiale dall’elevata resistenza meccanica, molto resistente alle abrasioni e con un’alta capacità di mantenimento del calore corporeo. Per queste sue caratteristiche viene usato principalmente nei calzini termici.
Poliammide: polimero che comprende varie tipologie di tessuti tra i quali il nylon, che si caratterizzano per la loro resistenza meccanica e alle abrasioni.
Poliuretano: vi fanno parte l’elastane e la Lycra, dunque tutti quei materiali leggeri, resistenti al sudore ed estremamente traspiranti che vengono utilizzati soprattutto nei calzini estivi.
Propilene. È un polimero più resistente del poliestere che viene utilizzato nelle calze invernali che, come il nylon, non assorbe l’acqua rendendo la calza impermeabile e traspirante.
Tessuti tecnici. Le principali case produttrici utilizzano oltre ai materiali sopra citati anche altri tessuti brevettati studiati appositamente per le esigenze del mondo ciclistico.
A seconda della stagione è bene munirsi di un paio di calze ciclismo apposite: per le temperature più fredde serviranno le calze invernali, i climi miti richiederanno invece l’utilizzo di calze estive. Queste due tipologie si differenziano per i materiali utilizzati e per le modalità di realizzazione, ma vediamo come.
Le calze invernali devono mantenere il piede caldo e asciutto proteggendolo quindi dall’acqua, dal freddo e dal vento. Ricordiamo che la termoregolazione corporea d’inverno tende a concentrare il flusso sanguigno sugli organi vitali, causando così un raffreddamento delle estremità del corpo, piedi compresi. Alcuni modelli presentano una struttura singolare studiata per comprimere maggiormente determinate parti del piede (ad esempio caviglia e dita) così da aiutare la circolazione sanguigna; il risultato è un piede più protetto dall’azione del freddo e quindi più caldo.
Possiamo trovare in commercio vari modelli di calze termiche, che possono arrivare alla caviglia, a metà polpaccio o addirittura coprire tutto il polpaccio. La scelta del modello più adatto di calza invernale dipende fondamentalmente dal proprio grado di sopportazione del freddo.
Le calze invernali utilizzano tessuti sintetici misti a lana merino, che assicurano una buona traspirazione del piede mantenendolo al caldo e all’asciutto. Può aggiungersi ai materiali utilizzati anche il Gore Tex per una migliore protezione dall’acqua e dal vento anche se ne risentirà la traspirazione.
Rispetto ai calzini invernali, le calze estive devono mantenere il piede fresco, per questo motivo utilizzano materiali più leggeri e traspiranti che evitano il surriscaldamento del piede come il poliuretano o il poliammide.
La traspirazione, soprattutto nei modelli estivi, è fondamentale perché evita che il piede sudi e maceri, causando possibili problemi alla pelle come la micosi o i funghi o il manifestarsi di cattivi odori. Alcuni modelli di fascia alta per far fronte a questo problema utilizzano fibre di argento nel tessuto le quali, essendo note per le loro proprietà antibatteriche, rendono più difficile il manifestarsi dei problemi precedentemente detti.
I calzini estivi, come i pantaloni e le maglie tecniche, sfruttano l’effetto refrigerante dell’evaporazione del sudore perché convogliano il flusso d’aria nei punti strategici del piede come il collo o la pianta, nei quali si accumula il sudore. Sono più corti rispetto alle calze invernali e assomigliano alle comuni calze estive, anche se si presentano leggermente più lunghi sulla caviglia dal momento che devono proteggere la pelle del calcagno dallo sfregamento provocato dal bordo rigido della scarpa.
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