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La polvere, gli insetti, l’aria, i raggi UV e le continue variazioni dell’intensità della luce sono solo alcuni dei problemi principali che ogni ciclista affronta quando si fa una pedalata. Gli occhiali ciclismo, grazie alla forma particolare delle loro lenti e alla loro leggerezza, proteggono l’occhio da tutti i fattori che potrebbero affaticarlo e danneggiarlo, rendendo al contempo piacevole l’allenamento o l’escursione.
Per garantire massima protezione ed elevato comfort, gli occhiali ciclismo devono essere leggeri, i naselli e i lati non devono essere troppo stretti e aderenti al viso e devono poter essere usati anche sotto un casco. Gli occhiali da ciclismo devono inoltre proteggere gli occhi dai continui cambi di luminosità e ai giochi luce-ombra e possibilmente devono essere antiriflesso.
Non tutti gli occhiali sono uguali, perché ci sono gli occhiali mtb (che comprendono sia gli occhiali per le semplici escursioni, sia le maschere per chi vuole fare gravity o enduro) e gli occhiali bici da corsa che si differenziano per i materiali utilizzati e la forma.
Data l’utilità e l’importanza degli occhiali bici, prima di acquistarne un paio occorre capire bene l’utilizzo che se ne vorrebbe fare in modo da poter valutare meglio gli attributi di ogni singolo componente degli occhiali: lenti, montatura e tipologia di occhiale.
Dei vari componenti degli occhiali da ciclismo, le lenti sono senza dubbio l’elemento più importante che deve assicurare protezione da:
Raggi UV. Si suddividono in varie bande in base alla lunghezza d’onda, ma quelli che interessano la pelle sono i raggi UVA e UVB. I primi sono in grado di penetrare molto in profondità nella pelle e provocano il fotoinvecchiamento, causando il rilassamento della pelle, la perdita di tono e la comparsa delle rughe; possono portare inoltre a delle allergie, disturbi pigmentari e, nei casi più estremi dove si rimane troppo esposti, a tumori della pelle. I raggi UVB invece sono quelli che abbronzano la pelle e, di conseguenza, quelli che creano scottature. Anche questi penetrano nella pelle, ma meno in profondità rispetto agli UVA anche se possono portare alla formazione di tumori della pelle.
Insetti. Chi pedala nei boschi, in campagna o in città potrebbe incontrare durante il cammino degli insetti (tipicamente moscerini), che potrebbero finire nell’occhio causando fastidi e possibili perdite di controllo del mezzo. È quindi indispensabile l’utilizzo di occhiali da ciclismo, soprattutto per chi sostiene andature veloci in bici, dal momento che potrebbero danneggiare la cornea o causare forti dolori. La grandezza delle lenti permette di intercettare qualsiasi corpo che viaggia ad altezza occhi, evitando che ci finisca dentro.
Sporcizia e polvere. Negli sterrati e in città la polvere e la sporcizia sono elementi onnipresenti, che vengono sollevati e trasportati dal vento finendo così negli occhi. Non si possono chiudere gli occhi ad ogni raffica di vento, non sarebbe né sicuro né pratico. La forma a mascherina delle lenti assicura un’ottima protezione degli occhi, deviando i granelli di polvere dietro il viso.
Aria. Più si va veloci, più aumenta l’aria che ci scorre attorno. Nel resto del corpo non causa grandi problemi, ma gli occhi tendono a socchiudersi per limitare il fastidio del vento, diminuendo così la visuale del percorso e la sicurezza. Gli occhiali bici sono progettati per deviare il flusso d’aria, perché la forma a mascherina copre il viso fino alla tempia, facendolo fluire lontano dagli occhi e permettendo a chi li indossa di vedere bene il sentiero senza dover socchiudere gli occhi.
Detriti. Se si fanno escursioni di gruppo o si sta pedalando dietro un altro ciclista, potrebbe accadere soprattutto se su sterrato che la ruota posteriore scagli qualche piccolo detrito (sassolini o pezzi di terriccio) che potrebbe finire negli occhi. Le lenti degli occhiali da ciclismo, grazie alle loro dimensioni e alla loro resistenza, assicurano totale protezione da questi corpi volanti.
Luce. I cambiamenti frequenti di luminosità e i giochi luce-ombra affaticano l’occhio. Per questo motivo, le lenti per occhiali ciclismo sono ad elevato contrasto e alcuni modelli anche antiriflesso.
È quindi richiesto che la lente sia infrangibile, resistente all’usura, idrorepellente e se possibile antiriflesso. Per soddisfare queste esigenze le lenti vengono realizzate o in policarbonato o in poliammide (nylon).
Le lenti degli occhiali da ciclismo possono essere di vario tipo: normali, polarizzate o fotocromatiche.
Le lenti normali sono delle semplici lenti che proteggono l’occhio dalla luce solare. Possono essere realizzate con materiali plastici o col vetro, anche se quest ultimo non è utilizzato per gli occhiali ciclismo, essendo più fragile agli urti rispetto alla plastica.
Le lenti polarizzate sono perfette per chi percorre sentieri con frequenti giochi luce-ombra, dal momento che gli abbagliamenti, la controluce o i riflessi potrebbero affaticare la vista facendo percepire i pericoli e gli ostacoli solo all’ultimo momento. Queste lenti sono molto utilizzate negli occhiali mtb, perché assicurano un’ottima protezione contro i riverberi e gli abbagliamenti derivanti dalla luce riflessa su superfici chiare e lisce, ma vanno bene anche per gli occhiali bici da corsa.
Le lenti fotocromatiche invece sono un modello particolare di lente che si adatta automaticamente alle varie condizioni di luminosità. Contengono delle molecole che reagiscono ai raggi UV, perciò maggiore è l’intensità della luce, maggiore sarà l’inscurimento della lente. Data la particolare tecnologia utilizzata, sono lenti molto costose e rispetto alle altre tipologie, queste lenti sono realizzate in vetro: sono quindi più fragili e, se si intende acquistarle, bisogna assicurarsi che la lente sia infrangibile altrimenti ogni urto potrebbe comprometterne l’integrità.
Se poi si trova un modello con l’antifog, sarebbe preferibile: non appannandosi, la lente assicura un’ottima visibilità in qualsiasi condizione climatica.
Sembrerà banale, ma anche la scelta del colore della lente è importante.
Le lenti ambra o rosa migliorano l’acuità visiva perché offrono un campo visivo brillante, ideale quando c’è poca luce o è nuvoloso. Sono quindi perfette per gli occhiali bici da corsa.
Le lenti grigie riducono gli abbagli e rendono i colori più realistici. Possono essere utilizzate sia in condizioni di luce intensa sia in caso di tempo nuvoloso, sono quindi un modello utilizzabile tutto l’anno.
Le lenti gialle invece permettono di percepire meglio i contrasti, pertanto risultano molto performanti in caso di luce scarsa o tempo nuvoloso. Grazie a queste caratteristiche, le lenti gialle sono perfette per gli occhiali mtb.
I colori scuri come il nero o il blu infine sono adatti a condizioni di luce molto intensa. Non sono tuttavia adatti per affrontare quei percorsi con molte alternanze luce-ombra, dal momento che una lente molto scura limiterebbe la vista nei tratti meno illuminati, con il rischio di non vedere ostacoli e pericoli lontani.
La montatura è l’altro elemento importante degli occhiali ciclismo. Deve essere leggera, resistente e comoda da portare.
Per rispettare i requisiti di leggerezza e al contempo di resistenza, le montature degli occhiali da ciclismo non utilizzano il metallo ma il policarbonato. Il requisito di comodità viene soddisfatto grazie alla presenza di rivestimenti in gomma nei naselli e nelle stanghette, che tengono stabile l’occhiale attutendo la pressione nei punti di contatto.
A seconda della disciplina praticata, si possono utilizzare occhiali con o senza montatura. Gli occhiali mtb e gli occhiali bici da corsa utilizzano modelli con la montatura, che garantisce maggiore resistenza e compattezza alla lente in caso di urti con detriti volanti o cadute. I modelli senza montatura sono invece adatti a chi pratica la crono, perché assicurano una maggiore visibilità in caso di posizione aerodinamica.
È preferibile scegliere una montatura curva, perché garantisce un maggiore angolo visivo per vedere anche i pericoli laterali e assicura un migliore adattamento alla forma del volto per un maggiore confort nell’utilizzo.
Un occhio di riguardo va anche ai naselli: sono preferiti quelli incorporati nella montatura rispetto a quelli collegati ad essa tramite piccoli sostegni fragili. Scaricando buona parte del peso degli occhiali ciclismo, i naselli devono aderire il più possibile al naso ed essere comodi, necessari soprattutto per chi intende usare gli occhiali per tutto il giorno. Ciò che importa quindi è che non procurino fastidio.
Le maschere mtb sono utilizzate principalmente da chi pratica downhill, enduro e dirt jumping, ossia quelle discipline dove il fango, pietruzze, detriti e sporcizia vari, polvere, acqua e anche rami solitamente vengono sollevati dalle ruote posteriori delle bici altrui e che potrebbero finire negli occhi del ciclista.
Per garantire quindi una protezione completa all’occhio, le maschere mtb devono aderire perfettamente al viso isolando la zona degli occhi da ogni elemento esterno che potrebbe danneggiarlo o disturbarlo.
Le lenti possono essere trasparenti oppure colorate con o senza polarizzazione. Generalmente non utilizzano lenti fotocromatiche perché i percorsi per mtb prevedono passaggi frequenti e di breve durata dall’ombra alla luce che renderebbero inefficace questo tipo di lente.
Essendo attaccate al viso, per non appannarsi le lenti delle maschere mtb sono tutte dotate di trattamento antifog. I materiali utilizzati sono più robusti e più resistenti degli occhiali mtb e di quelli per bici da corsa anche se utilizzano le stesse materie plastiche.
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